I FEDELISSIMI, ovvero quelli che non tradiscono mai: SAN LEONARDO

Nella piccola verticale di San Leonardo, pubblicata lo scorso anno qui, avevo forzatamente – vedi tappo balordo – rimandato il giudizio sull’annata 2016. Ho probabilmente preso un margine sin troppo ampio di tempo per tornare a trattarne, ma il grande potenziale di longevità del rosso dei Marchesi Guerrieri Gonzaga consente di rendere attuali per molti anni ancora queste brevissime riflessioni che non riservo ai soli abbonati perché, giusto per ripagare l’attesa, mi pare opportuno che tutti i lettori sappiano e non si stupiscano dell’ennesima prova di grandezza del San Leonardo.
Certo l’annata è favorevole, la coltre dolce e matura di frutto e tannini che la caratterizza ha un effetto avvolgente e quasi ammaliante, ma il carattere del vino non cambia direzione, mantenendo magicamente intatte le sue innate doti di freschezza ed eleganza.

Una risposta a “I FEDELISSIMI, ovvero quelli che non tradiscono mai: SAN LEONARDO”

  1. Buongiorno Ernesto sono Alessandro del Ristorante Novelli a Livorno
    In effetti i fedelissimi che hai citato non tradiscono mai ed il San Leonardo si merita appieno questo titolo.
    Come già mi e’ capitato di dirti mi piacerebbe compararlo con dei Cabernet piemontesi, tipo Darmagi, e dei Toscani,magari con l’annata 2016.
    Vediamo se riusciamo ad organizzarla
    Cari Saluti

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